Salt Lake City, UT
02 settembre 2011
Esaltazione della "nullafacenza".
Sì proprio quello di cui sinceramente avevamo bisogno.
Las Vegas ci ha sempre affascinato per quella sorta di Pianeta a parte nel quale ci si sente quando si è lì. Nel 2008 ci siamo stati solo una serata e poi via di corsa il mattino dopo e la sensazione che avevamo avuto era quella di non avercela goduta abbastanza: per carità, Las Vegas non ha nulla da offrire dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, anzi. Però quella sorta di limbo che rappresenta non può che non affascinare e catturare.
Questo viaggio è stato un pò un tour de force, con molte tappe ravvicinate l'un l'altra a causa del poco tempo a disposizione e delle tante cose da vedere...in effetti eravamo proprio stanchi e bisognosi di relax e di un pò di "vita" dopo la disarmante calma dei lodge a Yellowstone dove alle 8 di sera non c'è anima viva che gira.
Spesso nei giorni passati ci siamo svegliati all'alba causa fuso orario e per la voglia di andare a vedere le bellezze di questi posti e l'idea di non far nulla per un paio di giorni, di svegliarci quando ci pare e di muoverci da un posto all'altro dove alleggia il comfort a botte di air-con a 20°C ci stuzzicava parecchio.
Fortuna ha voluto di trovare un prezzo fantastico al Treasure Island di Las Vegas dove abbiamo pagato non più di 60 dollari a camera a notte quindi verso ora di cena del 30 agosto eccoci avvistare le prime luci di Las Vegas.
Nelle due giornate seguenti non facciamo quasi nulla...ci svegliamo con comodo e spendiamo i pomeriggi tra il Premier Outlet e i vari centri commerciali dentro i Casinò più famosi.
Uno tra tutti è assolutamente imperdibile: "The Forum Shops".
Incredibile questo centro, il soffitto in realtà è una riproduzione del cielo e verso sera un gioco di luci lo scurisce...sembra di essere davvero all'aria aperta con la differenza che fuori ci sono 40°C mentre dentro 20°C...forse!!!
Come diceva Elvis: Viva Las Vegas
02 settembre 2011
Esaltazione della "nullafacenza".
Sì proprio quello di cui sinceramente avevamo bisogno.
Las Vegas ci ha sempre affascinato per quella sorta di Pianeta a parte nel quale ci si sente quando si è lì. Nel 2008 ci siamo stati solo una serata e poi via di corsa il mattino dopo e la sensazione che avevamo avuto era quella di non avercela goduta abbastanza: per carità, Las Vegas non ha nulla da offrire dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, anzi. Però quella sorta di limbo che rappresenta non può che non affascinare e catturare.
Questo viaggio è stato un pò un tour de force, con molte tappe ravvicinate l'un l'altra a causa del poco tempo a disposizione e delle tante cose da vedere...in effetti eravamo proprio stanchi e bisognosi di relax e di un pò di "vita" dopo la disarmante calma dei lodge a Yellowstone dove alle 8 di sera non c'è anima viva che gira.
Spesso nei giorni passati ci siamo svegliati all'alba causa fuso orario e per la voglia di andare a vedere le bellezze di questi posti e l'idea di non far nulla per un paio di giorni, di svegliarci quando ci pare e di muoverci da un posto all'altro dove alleggia il comfort a botte di air-con a 20°C ci stuzzicava parecchio.
Fortuna ha voluto di trovare un prezzo fantastico al Treasure Island di Las Vegas dove abbiamo pagato non più di 60 dollari a camera a notte quindi verso ora di cena del 30 agosto eccoci avvistare le prime luci di Las Vegas.
Nelle due giornate seguenti non facciamo quasi nulla...ci svegliamo con comodo e spendiamo i pomeriggi tra il Premier Outlet e i vari centri commerciali dentro i Casinò più famosi.
Uno tra tutti è assolutamente imperdibile: "The Forum Shops".
Incredibile questo centro, il soffitto in realtà è una riproduzione del cielo e verso sera un gioco di luci lo scurisce...sembra di essere davvero all'aria aperta con la differenza che fuori ci sono 40°C mentre dentro 20°C...forse!!!
Come diceva Elvis: Viva Las Vegas
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