giovedì 10 settembre 2009

Le nuove e false Pandemie...

A proposito di influenza suina…
…c’è sempre un interesse mascherato…

2000 persone contraggono l’influenza suina e ci si mette la mascherina…
25 milioni di persone con AIDS e non ci si mette il preservativo…

PANDEMIA DI LUCRO
Che interessi economici si muovono dietro l’influenza suina? Nel mondo, ogni anno, muoiono milioni di persone, vittime della malaria.
I notiziari di questo non parlano…
Nel mondo, ogni anno muoiono due milioni di bambini per diarrea che si potrebbe evitare con un semplice rimedio che costa 25 centesimi...
I notiziari di questo non parlano…
Polmonite e molte altre malattie curabili con vaccini economici, provocano la morte di 10 milioni di persone ogni anno...
I notiziari di questo non parlano…

Ma quando comparve la famosa influenza dei polli…i notiziari mondiali si inondarono di notizie…un’epidemia e più pericolosa di tutte, una pandemia! Non si parlava d’altro, nonostante questa influenza causò la morte di 250 persone in 10 anni… 25 morti l’anno!!
L’influenza comune, uccide ogni anno mezzo milione di persone nel mondo.
…Mezzo milione contro 25.
E quindi perché un così grande scandalo con l’influenza dei polli?
Perché dietro questi polli c’era un “grande gallo”. La casa farmaceutica internazionale Roche con il suo famoso Tamiflu, vendette milioni di dosi ai paesi asiatici. Nonostante il vaccino fosse di dubbia efficacia, il governo britannico comprò 14 milioni di dosi a scopo preventivo per la sua popolazione. Con questa influenza, Roche e Relenza, ottennero milioni di dollari di lucro.

Prima con i polli, adesso con i suini: e così adesso è iniziata la psicosi dell’inflluenza suina. E tutti i notiziari del mondo parlano di questo. E allora viene da chiedersi: se dietro l’influenza dei polli c’era un grande gallo, non sarà che dietro l’influenza suina ci sia un “grande porco?”.
L’impresa nord americana Gilead Sciences ha il brevetto del Tamiflu. Il principale azionista di questa impresa è niente meno che un personaggio sinistro, Donald Rumsfeld, segretario della difesa di George W. Bush, artefice della guerra contro l’Iraq…
Gli azionisti di Roche e Relenza si stanno fregando le mani…felici per la nuova vendita milionaria.

La vera pandemia è il guadagno, gli enormi guadagni di questi mercenari della salute…
Se l’influenza suina è così terribile come dicono i mezzi di informazione, se la Organizzazione Mondiale della Salute (diretta dalla cinese Margaret Chan) è tanto preoccupata, perché non dichiara un problema di salute pubblica mondiale e autorizza la produzione farmaci generici per combatterla?

La diffusione delle informazioni è il vero vaccino...

mercoledì 1 luglio 2009

DAY 19: Back home

Miami International Airport, 23 giugno 2009


Anche per quest'anno il mio bel viaggione è arrivato alla fine e come per ogni cosa che finisce è tempo di bilanci.

Il mio giudizio generale è sicuramente positivo perchè ho visto posti e vissuto esperienze che formeranno ancora di più la mia esperienza di viaggiatore.
La mia prima esperienza in crociera che mi ha portato a visitare, seppur toccata e fuga, la Jamaica e Grand Cayman; esperienza che ero sempre stato interessato a fare per capire come "funziona" e dopo 5 giorni passati sulla Destiny devo dire che forse non è il tipo di vacanza congeniale a me...troppo stantia, nei giorni di navigazione non ce la faccio proprio a stare 8 ore disteso su un lettino o passare ore a mollo in una piscina minuscola!

Un'altra esperienza che mi interessava molto provare era quella di fare un viaggio in tante persone, sì perchè 6 per me sono tante !
E devo dire che è andata bene, ovvio che non sempre è possibile accontentare simultaneamente i desideri e le tempistiche di tutti però obiettivamente c'è stata una collaborazione buona e di questo devo ringraziare i miei compagni di viaggio Maxpiz, Paola & Massimo e Sabrina & Michele.


Li ringrazio anche perchè sul volo di ritorno, siccome era già scattato il "24 giugno", giorno del mio compleanno, hanno pensato bene di cantarmi Happy Birthday davanti a tutti mettendomi poco in imbarazzo...e poi la piacevole sorpresa di avermi comprato di nascosto la maglietta dei Florida Marlins che io mi ero pentito di non aver acquistato allo Store della squadra dopo il match di baseball.
Le sorprese quando sono inaspettate sono ancora più belle. Grazie !

Bene...penso che per quanto riguarda il viaggio Florida 2009 siamo arrivati in chiusura, questo è l'ultimo post dedicato.

Però prima di chiudere non posso non ringraziare gli zii di Maxpiz, George & Eva. Ci hanno ospitato e ci hanno trattati come fossimo tutti parte della loro famiglia e questo non ha prezzo.
Grazie 1000!


Fine.

lunedì 29 giugno 2009

DAY 18: Miami Beach

Miami Beach, 22 giugno 2009


Giornata clone della precedente solo un pò più brutta, climaticamente parlando e per vicinanza al volo di ritorno in Italia.

Dò un pò di spazio a qualche foto di Miami Beach:

Il Delano Hotel, famoso per il suo stile art-decò.

The Holocaust Memorial, monumento dedicato agli ebrei uccisi nella II^ guerra mondiale

Casa Casuarina o meglio nota come Versace Mansion

Miami Beach, bella spiaggia di sabbia bianca e mare azzurro

DAY 17: Miami (on the) Beach

Miami Beach, 21 giugno 2009


Sembra quasi strano pensare che proprio un'anno fa esatto ero all'aeroporto di Malpensa pronto al mio primo viaggio negli States mentre oggi mi appresto a vivere l'ultima tappa di questo giro itinerante per la Florida...

Giornate queste dedicate alla spiaggia, giornate comode, senza stress, senza sveglie che ululano perchè c'è uno spostamento da fare o chissacchè.

Il mio piede sinistro scende dal letto verso le 12 circa e ancora reclama giustizia dichiarando di meritarsi qualcosina in più...come avrei voluto assecondarlo...ma non posso, gli altri sono già in spiaggia ad inseguire gli squali...è tempo di raggiungerli.

Quando non si ha voglia di fare nulla, quando la testa comincia a realizzare che tra un paio di giorni si ritorna in ufficio, è più facile capire la bellezza di passare dalla piscina (scusate: dalle piscine) dell'hotel alla spiaggia di Miami semplicemente aprendo un cancelletto...pochi passi ancora ed ecco il mare, azzurro come mai avremmo pensato e con un'acqua di una temperatura bellissima, che dava refrigerio da un Sole pazzescamente allo Zenit.

Mollo la mia roba sulle sdraio e via in acqua...il tempo passa a chiacchierare con gli altri, tutti consci che siamo più o meno alla fine della "gita" e piacevolmente si ricordano tutte le cazzate* che si è fatto e detto in questa vacanza.

Uscire dall'acqua è un azzardo visto il caldo che sbatte sulla bianca e bella spiaggia ma forse è arrivato il momento di pensare a fare qualche giretto per la Miami Beach che c'è aldilà di questa schiera di hotels e locali...alcuni di noi, ormai provvisti di branchie e squamati da capo a piedi vengono tratti a riva con la forza, altri hanno opposto poca resistenza visto che si bagnavano al massimo fino alle ginocchia per paura del grande squalo bianco di Spielberg !

(A parte gli scherzi, a Miami bisogna fare davvero attenzione agli squali perchè è una zona dove più di altre si avvicinano a riva anche se comunque "avvicinarsi a riva" non significa che viene a prendere il Sole sul bagnasciuga...!!!)

La serata passa tra le solite infinite passeggiate tra un negozio e un'altro a un piacevole ristorantino italiano sulla Espanola Way dove abbiamo avuto il piacere di riassaporare la cucina di casa nostra a prezzi veramente onesti.



* eh sì! Perbenisti pazienza, è il termine più corretto e in questo frangente non volevo sinonimi...

martedì 23 giugno 2009

DAY 16: Miami Beach

Miami Beach, 20 giugno 2009


Giornata di spostamento e giornata che ci porta all'ultima delle nostre tappe in questo giro della Florida.

Abbiamo avuto discreta fortuna nel prenotare un'hotel direttamente sulla spiaggia di South Beach (meglio conosciuta come Miami Beach) ad un prezzo più che valido visto il luogo e anche la qualità dell'hotel non è affatto male (Savoy Miami Beach).

Anche a Miami la forutna assiste gli amanti degli sports made in Usa infatti la stessa sera al Landshark Stadium è in programma la partita di Baseball tra i Florida Marlins e i New York Yankees !

Di corsa arriviamo allo Stadio e con gran fortuna troviamo i bligietti in buone posizioni per non meno di 55 dollari a testa.

La partita è piacevolissima e per chi come noi mastica poco di questo sport, non c'era miglior occasione di questa per capire come mai questo sia lo sport nazionale!

Un'esperienza consigliata perchè per noi rimarrà un bellissimo ricordo. Per la cronaca hanno vinto i Marlins per 2-1.

DAY 15: Bahia Honda Park

Key West, 19 giugno 2009


Quando si acquista una guida turistica o si consulta internet per programmare un viaggio o una semplice "escursione", ci si aspetta che le informazioni siano quantomeno corrette. A riguardo di Bahia Honda, una delle isole Key che si attraversano prima di arrivare a Key West, avevamo letto su diverse fonti d'informazione che è considerata una tra le spiaggie più belle degli Stati Uniti, per alcuni addirittura la più bella!

Quindi di buon mattino ci prepariamo per fare l'oretta di macchina fino a questo parco e godere di questo "paradiso tropicale". Una volta sul posto, sopportata a malapena la puzza di uovo marcio che circolava nell'aria, capiamo subito che in realtà questo posto fa schifo.
1) Puzza
2) Spiaggia sottilissima con abbondanti alghe su gran parte del bagnasciuga
3) L'acqua arriva alle ginocchia al massimo e la qualità lascia a desiderare.

In meno di un'ora siamo già in macchin per un rientro affrettato a Key West...ad attenderci un temporale di rara intensità che rende quasi impossibile andare in spiaggia.

Dalle foto che allego, Bahia Honda può sembrare una figata ma vi assicuro che non lo è per niente !

domenica 21 giugno 2009

DAY 14: Key West

Key West, 18 giugno 2009


Altra giornata di svago e relax sull'isola di Key West.
Dopo qualche ora trascorsa in spiaggia, siamo costretti a scappare a causa del solito temporale...prerogativa immancabile in questo periodo dell'anno.

Una volta passato il diluvio, alcuni di noi decidono di riversarsi di nuovo lungo la Duval mentre io provo a visitare il vecchio faro e la casa di Hemingway...zero fortuna: entrambi chiudevano alle 17 !

Alla fine ci ritroviamo tutti per ammirare ancora il tramonto dalla Mellory Square.


DAY 13: Key West

Key West, 17 giugno 2009


Dopo aver lasciato le paludi dell'Everglades raggiungiamo le isole Key West verso sera. Il clima che ci attende è ancor più umido di quanto avevamo trovato finora e solo qualche isolata brezza marina ci permetteva un pò di refrigerio...unica soluzione valida è sempre quella di entrare nei vari negozietti di souvenir e far un giretto fingendo di voler comprare qualcosa mentre invece l'unico interesse è di spararsi addosso un pò di aria condizionata...

La prima serata a Key West trascorre tra un bar e l'altro fino all'Irish Kevin's dove sostiamo più a lungo ascoltando musica dal vivo. Qui considerano l'isola uno stato della mente piuttosto che un luogo di villeggiatura e alcuni personaggi che si scorgono lungo la Duval Street testimoniano come qui la mente trovi il suo posto ideale e qualche volta vaga e vaga fino a perdersi...

In questa piccola propagine degli Stati Uniti del Sud, le giornate passano tra lo scoprire qualche spiaggia, qualche tuffo e relax nella piscina dell'hotel e poi l'immancabile shopping serale dove questa volta entriamo nei negozietti anche per comprare qualcosina...!

La Duval Street con i suoi locali è sempre pronta ad accogliere l'assetato turista e un bicchiere di fresca Margarita's non manca mai!


Cheers



P.S.: Il tramonto a Key West è considerato uno dei più belli al Mondo, quindi oggi ho deciso di allegare solo fotografie notturne...domani qualcuna con la "luce accesa".


giovedì 18 giugno 2009

DAY 12: Everglades National Park

16 giugno 2009


Lasciata Merritt Island, abbiamo trascorso quasi tutta la giornata del 15 giugno in macchina per raggiungere le paludi dell'Everglades National Park.

Dopo una serata rilassante nella piscina del Motel, ci svegliamo presto per recarci all'interno del parco ed esplorare almeno un paio dei sentieri che i Rangers mettono a disposizione dei visitatori.


E' inutile dire che il nostro interesse maggiore era riservato agli alligatori e alla speranza di vederli magari in una qualche situazione "da documentario National Geographic"...
...purtroppo la stagione non ottimale non ha favorito questo nostro desiderio anche se in realtà gli alligatori si vedono eccome, solo che non abbondano come penso ognuno speri.


In compenso c'è un'abbondanza quasi intollerabile di mosquitos che non danno tregua e che ci lasciano moltissimi ricordini su tutto il corpo. E tutto questo nonostante ci fossimo ben unti con lo spray repellente!

Terminata la visita del parco, di una parte del parco in realtà, uscimo alla ricerca di qualcunio che ci porti all'interno della palude con gli AirBoat.


In cnclusione posso dire che le Everglades sono un parco molto valido solo che bisogna visitarlo quando le condizioni climatiche lo favoriscono...in giugno definitivamente no, lo sconsiglio, non lo si apprezza quanto merita perchè spesso si è più impegnati a scacciare i mosquitos che a guardarsi attorno.

mercoledì 17 giugno 2009

DAY 11: Wake up call...

Merritt Island, 15 giugno 2009


Quando si è persi in un sonno profondo e si viene improvvisamente svegliati, di solito non si capisce assolutamente nulla, non ci si ricorda neppure in quale cavolo di posto ci si trova, in che anno-mese-giorno...
Alle 6:15 lo zio di Maxpiz mi ha svegliato e mi ha fatto un cenno con la mano; io ho risposto salutandolo e dicendogli "Bye George, thanks for these days and for everything"...in realtà mi voleva chiedere se avevo voglia di fare un giro in motoscafo per vedere l'alba..."To see the real Florida and not only Disneyland and Shopping Center as do all the tourists".


Riportata la mia memoria Rem sulla Terra, ho accettato ben volentieri anche perchè tempo per dormire lo si trova sempre mentre questa opportunità mi sà che non torna...
Ora il compito più arduo era quello di svegliare Maxpiz; se la mia mente era persa in un sonno profondo in qualche pianeta lontano, il sonno di Max di solito lo porta in una qualche galassia sconosciuta, distante anni luce da ogni altra forma di vita sconosciuta e non...quindi...2 colpi con la mazza da baseball, stereo a volume massimo, colpo di pistola di striscio all'orecchio sinistro, bomba a mano per quello destro e finalmente Max si sveglia e per ringraziarmi del tutto mi augura una felice giornata con un bel "vaffa...".


Ben presto ci troviamo a girare per lo specchio d'acqua di fronte la casa dello Zio George che ci guida attraverso i vari canali della zona e la piacevolezza di vedere la vegetazione rigogliosa alle prime luci dell'alba ci ha fatto dimenticare subito che orario segnasse l'orologio...


Bisogna ammettere che vivere in un contesto naturale come questo rappresenta un bel valore aggiunto in termini di qualità della vita..se non fosse per i mosquitos e per un caldo allucinante che già a quest'ora sfiorava i 30° celsius !

Thanks George

lunedì 15 giugno 2009

1° Anniversario del Blog !

15 giugno 2009


Oggi ricorre il primo anniversario dal lancio del blog e corrisponde anche con il compleanno di mio papà, quindi:
AUGURI PAPA' !

DAY 10: Orlando & Prime Outlet

14 giugno 2009


Giornata dedicata alla visita di Orlando. Città famosissima per i suoi infiniti ed innumerevoli parchi dei divertimenti ed è proprio per questo che noi...ce ne teniamo alla larga !


Decidiamo di parcheggiare in centro e di vedere cosa ha da offrire oltre ai regni di Aladino e chicchessia. Bene, forse il fatto che sia domenica non aiuta in quanto tutto o quasi è praticamente chiuso, sbarrato, sprangarto!


Non c'è un'anima viva per strada oltre a noi 6 e ad una guardia di una banca che ci invita a non fotografare manco fosse Fort Knox...anche se noi volevamo solo fotografarci tutti e sei riflessi sulla vetrata a specchio...vabbè lavorare di domenica innervosisce = perdonato.


Orlando e il suo centro (quale ? dov'è ? esiste ?) ci lasciano un pò delusi e così di primo pomeriggio decidiamo di recarci al Prime Outlet, vero paradiso dello shopping a prezzi assolutamente ridicoli per chiunque e figuriamoci per noi che li convertiano al nostro più forte Euro...
Prima di scendere dal Van ci premuniamo di inserire dei microchip sotto pelle a Paola e Sabrina in modo da poterle ritrovare nonostante la temuta frenesia per lo shopping tipica delle donne...so che per questa frase mi odieranno ;-)

In realtà davanti a certi prezzi è davvero difficile lasciarsi sfuggire degli affaroni e veniamo presi un pò tutti da questa "follia shopping".

DAY 9: (No) SpaceShuttle Launch today

Cape Canaveral, 13 giugno 2009


Se sei in vacanza e punti la sveglia alle 3 del mattino devi avere un valido, validissimo motivo altrimenti rischi che quelli a cui lo racconti ti ridano in faccia passndoti per scemo.
Noi in effetti non avevamo un valido motivo; ne avevamo uno fantastico, incredibile, super-mega-valido.
Il lancio dello SpaceShuttle Endeavour 127 !!!
Siccome gli Shuttle vengono lanciati all'alba, la levataccia era d'obbligo...
Ancora in uno stato confusionale arriviamo al Gate del Kennedy Space Center di Cape Canaveral per questa incredibile e fortunosa opportunità e con un'occhio spento e l'altro semi-aperto salutiamo lo stagionato ranger che ci viene incontro. Ecco un breve riassunto del dialogo:
Ranger: "Hi guys, where are you going ?"
Noi: "See the Shuttle, here are the tickets and the permit for the car"
Ranger: "There's no Shuttle today"
Noi: "§££&/%%!£%$%£$%$£%%£$£%&&/%(&/U§°°§?^?^%$" *
Noi di nuovo: "Why?"
Ranger: "Loss of hydrogen from the engines, they postpone the mission"

Mestamente svoltiamo e ritorniamo verso i nostri letti...senza però smettere di scambiarci reciprocamente le nostre considerazioni in merito alle diverse sfumature e varianti dell'esclamazione: "§££&/%%!£%$%£$%$£%%£$£%&&/%(&/U§°°§?^?^%$"

* = per ovvi motivi di educazione e rispetto verso molti, non mi è possibile riportare tutto quanto è uscito dalle nostre labbra non appena il gentile (e attempato) Ranger ci ha comunicato che non c'era il lancio dello Shuttle.
Sono sicuro che i più astuti di voi non faranno difficoltà nell'interpretare questo codice di criptatura usato...


Dopo un adeguato riposo, ci rechiamo di nuovo al Kennedy Space Center per visitare questo posto unico al Mondo.
Questo "Centro" offre l'opportunità di ammirare riproduzioni reali dei razzi utilizzati nei vari anni di missioni, presso il cinema IMAX si può assistere alla proiezione in 3D della vita sulla Stazione Orbitante Internazionale, si può provare l'ebbrezza del lancio dello shuttle grazie ad un sofisticatissimo simulatore da milioni di dollari e molto altro.


Il Kennedy Space Center non deluderà e una visita è irrinunciabile !

DAY 8: Relax, we need !

Cocoa Beach, 12 giugno 2009


Assoluto relax. E' questo quello di cui necessitiamo un pò tutti, chi per un motivo chi per un'altro.

Dopo essere rientrato attorno alle 3 del mattino da Orlando, mi sono preso tutto il tempo necessario da dedicare a una buona dormitina e al mio risveglio era già mattino inoltrato.

Pochi passi e ho raggiunto gli altri sulla bianca spiaggia di Cocoa Beach. una spiaggia assolutamente non turistica e frequentata prevalentemente da americani per il classico "weekend away".
Nelle ore più calde del giorno è davvero difficile resistere fuori dall'acqua e ben presto decidiamo di andare a mangiare qualcosina e poi dediarci a un pò di shopping al Ron Jon, noto negozio di articoli per surfisti. E' il più grande al Mondo ed è aperto 24 ore su 24...

Nel pomeriggio assistiamo ad una parte del Recital messo in piedi dalla sorella di George...diciamo pure che al primo intervallo abbiamo organizzato una specie di remake del film Fuga da Alcatraz !

domenica 14 giugno 2009

DAY 7: E' stata dura ma ne valeva la pena !

Port of Miami, 11 giugno 2009


Che giornata ! Che giornata !
Tutto ha inizio alle 6 di mattina quando la svegia ci impone una levataccia per fare colazione e per prepararsi a scendere dalla Carnival Destiny.
Nemmeno il tempo di rendersi conto che stavamo lasciando una nave da crociera che ci troviamo sul pullman che ci porta all'aeroporto per ritirare il nostro minuscolo Van 15 posti.
L'irrinunciabile TomTom ci guida sicuri verso la casa dello zio di Maxpiz a Merritt Island; sarà la nostra base per i prossimi 4 giorni e l'aiuto, la disponibilità e la gentilezza della Famiglia dello Zio George saranno di grande supporto per la nostra esplorazione dell'area di Orlando e della costa orientale.

Verso le 17 raggiungiamo la nostra meta e per me, Sabrina e Michele è già tempo si muoversi:
dobbiamo correre ad Orlando perchè abbiamo i biglietti per assistere a Gara-4 della Finale Nba 2008-2009 tra gli Orlando Magic di Dwight Howard e i Los Angeles Lakers di Kobe Bryant !

Lo so, chi non ama il basket dirà "bella roba, chissenefrega!"; ma invece chi è un'appassionato sa benissimo cosa vuol dire avere i biglietti per questa partita...anche perchè QUESTA partita Nba non vuol dire UNA partita Nba!


Per la cronaca i Lakers hanno espugnato l'Amway Arena di Orlando con il punteggio si 99 a 91 nonostante i Magic avessero dominato e dato l'impressione di poter chiudere la partita già nel terzo quarto quando erano avanti anche di 14 punti.


A prescindere dal risultato, noi tre eravamo estasiati già dal momento in cui siamo entrati nell'Arena e vivere questa esperienza sportiva dal vivo è stata una sensazione indescrivibile. Sugli spalti si sentiva la tensione e ad ogni affondo degli ospiti si sentivano migliaia di persone gridare "Defense"...pelle d'oca...così anche quando sui megaschermi veniva trasmessa la scritta "Beat L.A." con tanto di ritmo per guidare il pubblico...
...Fantastico...


Il ritorno a casa invece non è stato pari allo spettacolo della gara: più di un'ora solo per uscire dalla zona dell'Arena e se non ricordo male la mia testa è piombata sul cuscino attorno alle 3 del mattino.
Ma n'è valsa la pena di certo !


P.S.: Spesso le crociere sono viste come il sogno di molti e la realtà di pochi. Ora non è più così, soprattutto per quelle in partenza dalla Florida. Qui ci sono moltissime compagnie di navigazione che si fanno concorrenza offrendo spessissimo crociere di 4-5 giorni con itinerari simili al nostro con prezzi attorno ai 600 euro.

DAY 6: Destination Miami

Al largo di Cuba, 10 giugno 2009


Per lunghi tratti abbiamo costeggito l'isola di Cuba nella nostra traversata del Golfo del Messico lungo la rotta che ci stava riportando a Miami.
La crociera ormai aveva decisamente svoltato la boa dell'entusiamo di raggiungere la Jamaica e poi le Cayman e per molti poteva sembrare la fine della vacanza una volta attraccati in Florida.

Per noi 6 poveri sfortunati invece tutto era ancora agli inizi, non era trascorso nemmeno 1/3 delle ferie e ci attendeva tutto un bel giro della Florida.

La nostra giornata in nave trascorre tra qualche nuotatina in piscina, gelati, bibite fresche e bagno turco (eh sì, sembra proprio che questa "Turchia" mi perseguiti !).

Domani si sbarca e punteremo Merritt Island vicino a Cape Canaveral.

venerdì 12 giugno 2009

DAY 5: Grand Cayman, British West-Indie

Georgetown, 09 giugno 2009


Dove cavolo sono le Isole Cayman ? Isole ? E quante mai saranno ?
Non ditemi che non sono queste le prime domande che vi saltano in mente appena sentite parlare delle Cayman ! Io sinceramente non avevo una chiara idea di dove si trovassero tra le varie isole del Golfo del Messico...eppure in geografia non sono poi così scarso.


Quando abbiamo prenotato la crociera e una delle tappe era Grand Cayman, ho iniziato un pò a cercare cosa possa offrire questo luogo pressochè sconosciuto. Nei secoli scorsi era un importante covo di pirateria e poi una volta colonizzato da Sua Maestà d'Inghilterra, è piano piano divenuto luogo per pochi eletti, dove magari destinare qualche piccolo deposito monetario per potersi assicurare un pensionamento senza troppo affanni. Ora l'isola, che vi assicuro non è affatto grande, ospita all'incirca 600 banche ed è considerato uno dei paradisi fiscali per eccellenza.


A parte questo, ero piuttosto attratto dall'esplorazione di Georgetown, capoluogo dell'isola e cittadina ricca di edifici coloniali...almeno questa era la mia magra speranza!
Georgetown ora è una cittadina che ospita un'infinità di gioiellerie, real estate e quant'altro possa soddisfare il possidente turista che sbarca dalle poche navi da crociera attraccate al largo. Al nostro arrivo la baia era un monopolio Carnival: la nostra C.Destiny, la C.Valor, la C.Legend e ancora una più in là che non son riuscito a rubarle il nome.

Prima di dedicarci anche noi alla routine della passeggiata da un negozio all'altro, ci siamo recati alla Seven Mile Beach che come penso sia facile intuire è una lunghissima striscia di sabbia bianca che si estende dal nord di Georgetown fino a quasi la punta estrema dell'isola.



Una spiaggia molto bella con varie facilities per i visitatori ma niente di invasivo, si riesce tranquillamente a godere di questo bellissimo posto.

Verso metà pomeriggio è programmata la partenza della Destiny. La risalita a bordo avviene piuttosto velocemente nonostante che al porto i era formata una coda che sfiduciava anche i più tenaci

mercoledì 10 giugno 2009

DAY 4: Ocho Rios, Jamaica


Ocho Rios, 09 giugno 2009


Si scende !
Più di qualcuno di noi incominciava a sentirsi un po’ “stretto” sulla nave e l’entusiasmo è ritornato a mille non appena abbiamo avvistato la banchina di Ocho Rios…


Per fortuna il Tour che abbiamo prenotato è il primo ad uscire dalla nave e quindi non passa molto che siamo a terra.

Abbiamo scelto di visitare le Dunn Falls nell’omonimo parco a 20 minuti di pullman dall’attracco.
Il parco è davvero molto bello e per fortuna l’intervento umano al suo interno non è affatto invadente e le bellezze naturalistiche si presentano così come Madre Natura ce le ha donate.


Nota dolente…il parco era anche la “casa” di molti ragni e questo per me è molto ma molto negativo vista la mia aracnofobia…

Finita la visita del parco, il nostro giro prosegue per Bamboo Beach dove abbiamo modo di rilassarci un pochino e fare il bagno nelle limpide acque della costa jamaicana.

Una volta risaliti a bordo e grazie ad un bel pò di fortuna, approfittiamo del fatto che il corpo ufficiali della nave è in maggior parte di nazionalità italiana e sfacciatamente chiediamo se ci fanno visitare la plancia di comando...detto fatto!
Alle 17:30 ci vengono addirittura a prendere in camera e ci scortano attraverso le varie e misteriose porte etichettate "crew only".
Una volta su, Il 3° ufficile ci illustra le varie funzionalità della plancia e ci consente di metterci alla "guida" della nave...solo per una foto ricordo ovviamente...tanto c'è il pilota automatico !


Un sincero ringraziamento al corpo ufficiali della Carnival Destiny per la disponibilità e il tempo dedicatoci.


DAY 3: Vita di bordo


Carnival Destiny, 07 giugno 2009


L’esperienza di una crociera è sempre stata presente in me. Non tanto perché questo tipo di esperienza si sposi perfettamente con il mio modo di viaggiare, anzi, più per vedere com’è organizzato il tutto a bordo e come si riesca a far passare il tempo senza far nulla per giornate intere !


La possibilità di scendere ad Ocho Rios in Jamaica e a Georgetown nelle Isole Cayman è stato il vero motivo che mi avevano convinto che fosse una cosa da fare. Quando mai mi capita l’occasione di visitare le Cayman ?
Quindi oggi mi sono trovato a passare il mio primo giorno di navigazione, nella nulla-facenza più assoluta tra una piscina a poppa e una a prua…di sole neanche tanto e questo per me è cosa gradita in quanto sono tutto fuorchè una salamandra! Gli orari sono scanditi dai pasti anche se per noi è un po’ difficile regolarci in quanto gli americani mangiano in continuazione, tutti i ristorantini del ponte sono affollati ad ogni ora e in qualunque momento è sempre “ora di pranzo”. Per fortuna quando si viaggia in sei non c’è mai rischio di annoiarsi anche perché comunque le cose da fare sulla nave non mancano di certo…basta sapersi adattare !

martedì 9 giugno 2009

DAY 2: Jet-Lag...una buona occasione

Miami, 06 giugno 2009


E’ la gran giornata dell’imbarco sulla Carnival Destiny. Possiamo prendercela comoda, l’imbarco inizierà appena verso le 12. Con gli altri si concorda di non mettere una sveglia ma di rilassarci in modo da
recuperare il fuso orario del volo aereo. Quando di mattina presto io e Maxpiz ci svegliamo, belli (insomma…) e riposati rimaniamo di stucco nel vedere che sono appena le 6 del mattino ! Il Jet-Lag ci ha giocato un brutto scherzo…o forse ci ha riservato una buona occasione per scoprire Miami in un sabato mattina, deserta, senza neanche un cane per strada. Non passa molto che decidiamo di fiondarci giù per fare qualche fotografia nella vicina zona del porto turistico. La giornata è quanto di meglio uno possa chiedere: il cielo è di un blu limpido come pochi.

Una volta a giro per la strada, non passa poi molto quando sentiamo qualcuno che ci chiama a gran voce: è Paola che con Massimo hanno avuto la nostra stessa idea.


L’ora dell’imbarco sulla “Fun Ship” non tarda ad arriv
are e le procedure vengono completate con americana efficienza e ben presto ci ritroviamo a bordo, nella nostra camera per mollare i bagagli e fiondarci su e giù per i vari ponti per scoprire cosa nasconde la nave. Ben presto raggiungiamo il “Deck 10” da dove la vista è aperta su Miami e su Miami Beach… Anche se pian piano il tempo si stava guastando, siamo riusciti a scattare qualche bella foto uscendo dal Porto di Miami.